Roma Antica Scavi di Ostia Antica numero di mappa 13 Caseggiato di Diana Regio I

La costruzione del Porto di Traiano diede un incremento alla vita sociale ed economica tale da causare un notevole aumento della popolazione di Ostia. Il caseggiato di Diana fu costruito per essere dato in affitto agli abitanti di Ostia, aveva in origine quattro o cinque piani, si sviluppava in altezza fino a un massimo di 20 metri e aveva un cortile centrale porticato. La sua costruzione risale all'Età Adrianea. Gli appartamenti dei caseggiati erano molto ridotti erano tipicamente popolari ricevevano luce non solo da un cortile interno, ma anche dall'esterno attraverso balconi fenestrati. Nella antica Roma si distinguevano due principali tipi di case: la domus e l'insula. La domus era la casa delle ricche famiglie romane, costituita da mura quasi senza finestre verso l'esterno ma totalmente aperta verso l'interno, era una costruzione solida e signorile, di pianta rettangolare, si sviluppava in orizzontale.  Mentre l'insula era l’abitazione della gente più povera, si sviluppava in senso verticale ed era costituita da più piani. Il primo piano, ospitava le abitazioni di maggior pregio, sovente servite da una balconata lignea o in muratura che permetteva di affacciarsi sulla strada. I piani superiori, erano destinati agli alloggi meno pregiati man mano che si saliva verso l'alto. A causa della possibilità di incendi gli abitanti degli ultimi piani avevano più difficoltà di salvarsi. Al piano terra in genere si trovavano gli spazi dedicati ai negozi (tabernae), dotati di un soppalco per deposito di materiali. La costruzione delle insulae e il loro affitto era a Roma un importante fonte di reddito. Le insulae come le domus non avevano i servizi igienici, essendo notoriamente usate a tale scopo le latrine pubbliche e le terme.

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