Il complesso archeologico nei sotterranei della Basilica di Santa Cecilia è stato rimesso in luce, per lo più dagli scavi del 1899; l'insula ("caseggiato" o "palazzo" a più piani) della prima metà del II secolo d.C., e più precisamente di epoca traianea (98-117) o adrianea (117-138), occupa parte dell'area dove sorgeva la domus di S. Valeriano, marito di Santa Cecilia martirizzata sotto Marco Aurelio, di cui utilizzò in parte le strutture portanti. Il sito è costituito da una serie di costruzioni succedutesi dall'età tardo repubblicana ai sec. II e IV, di cui rimangono i pavimenti in opus signatum e a mosaico bianco e nero, un ambiente termale, una stanza con otto silos circolari e vari frammenti di rilievi.