Regio IX Circus Flaminius Area Sacra di largo Argentina Tempio B: tempio Fortunae
Iniziato nel II secolo a.C. è a pianta circolare, forse da identificarsi con l'«Aedes Fortunae Huisce Diei» (la «Fortuna del giorno presente»), fondata da Quinto Lutazio Catulo console nel 101 a.C. e vincitore presso Vercelli, insieme a Gaio Mario, che pose fine alla guerra contro la popolazione germanica dei Cimbri. Oltre al basamento rimangono sei colonne, che originariamente circondavano tutto il tempio.
Le colonne, corinzie, sono di tufo dell'Aniene, le basi e i capitelli di travertino. Un frammento di fregio in marmo greco con decorazioni a girali, che potrebbe appartenere alla parte alta del tempio, si trova nei magazzini dell'area.
Il Tempio viene identificato con il tempio di Fortuna, che doveva essere rappresentata dalla gigantesca statua femminile di marmo greco (la sola testa con il collo è alta 1,46 m). Si tratta certamente di un acrolito: le parti coperte da vesti dovevano essere metalliche. Essa è ora conservata alla Centrale Montemartini.