Chiese
di Roma Rione Campitelli San Teodoro
Risale al VI secolo, sorta sugli horrea di Agrippina, fu ricostruita e
restaurata più volte, come sotto Nicolò V da Bernardo Rossellino tra il 1453 e il 1454, epoca alla quale
risale il portale con lunetta dipinta sormontata da portico con stemmi del
papa. La chiesa è dedicata al legionario romano, martire nel Ponto. La
piazzetta antistante e la scala a due rampe sono opera di Carlo Fontana; circolare
la forma del suo interno, con cupola a costa e vele. Nell'abside è l'unico
mosaico rimasto della decorazione originale, raffigurante il Redentore tra i
santi Pietro, Paolo, Teodoro e san Cleonico; all'altare di destra, San
Crescentino di Giuseppe Ghezzi. Il sagrato venne
definitivamente liberato dalle acque che vi stagnavano in permanenza, essendo
la chiesa costruita in una depressione piuttosto rilevante. Nel XVI secolo vi
era conservata la lupa di bronzo, emblema della città, che ora è in
Campidoglio. La chiesa ha una tradizione popolare favorevole, tanto che
familiarmente è chiamata San Toto. Alla chiesa era collegata la confraternita
del Sacro Cuore di Gesù o dei Sacconi Bianchi, ora insediata a San Tommaso in
Parione.