Chiese di Roma Rione Campo Marzio Chiesa Santa Maria dei Miracoli

La chiesa di Santa Maria dei Miracoli deve il suo nome ad una miracolosa immagine della Madonna che nel 1525 aveva salvato un bambino dalle acque del Tevere. Nel 1598 l'icona, che si venerava in una cappella detta S. Maria Miracoloram, eretta presso le Mura Aureliane in corrispondenza dell'attuale Ponte Margherita, fu sostituita da una copia, mentre l'originale veniva collocato nella chiesa di S. Giacomo in Augusta, dove è tuttora custodita. A causa dei miasmi del Tevere, nel 1661 Alessandro VII ordinava ai religiosi francescani che officiavano la cappella di trasferirsi nella chiesa di S. Orsola in Piazza del Popolo, che di lì a poco, per ordine dello stesso pontefice, veniva abbattuta per edificare l'attuale chiesa di S. Maria dei Miracoli. La nuova costruzione fu iniziata nel 1675 al termine dei lavori per la chiesa gemella: intrapresa sotto la direzione di Carlo Rainaldi, fu compiuta da Carlo Fontana con la supervisione di Gian Lorenzo Bernini (1677-1679); munifico promotore dell'impresa fu il cardinal Girolamo Gastaldi che è qui sepolto. La facciata, con il pronao sorretto da quattro colonne, è simile a quella di S. Maria di Montesanto. Sulla balaustra che corona l'attico svettano otto statue in travertino raffiguranti sante dell'Ordine Francescano, opere di artisti di ambito berniniano: Lazzaro Morelli, Filippo Carcani, Ercole Ferrata, Cosimo Fancelli, Michele Maille (1676-1677). La cupola ottagona è rivestita con tegole di lavagna; il campanile, di ispirazione borrominiana, è opera settecentesca di Girolamo Theodoli. La chiesa viene indicata come "gemella" di Santa Maria in Monte Santo, ma solo per un effetto ottico, perché in realtà questa è a pianta circolare e l'altra ellittica.

L'Interno

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