Chiese di Roma Rione Campo Marzio Chiesa della Santissima Trinità degli Spagnoli l’interno  

L'interno, preceduto da un vestibolo, è a pianta ellittica con volta ovale e tre cappelle per lato; il profondo presbiterio rettangolare, introdotto da un arco trionfale, è coperto con cupola circolare. L'elegante ambiente, ornato con stucchi di Baldassarre Mattei, conserva l'allestimento pittorico settecentesco, perlopiù realizzato in vista del giubileo del 1750; i soggetti dei dipinti, tutti commissionati dai Padri Trinitari, sono inerenti ai temi iconografici dell'Ordine. Nell'ovale centrale della volta, S. Giovanni de' Matha presentato alla Madonna, affresco di Gregorio Guglielmi (1748); sull’altar maggiore, la SS. Trinità che assiste alla liberazione di uno schiavo, efficace raffigurazione di Corrado Giaquinto (1748-1750); i dipinti del presbiterio sono felice invenzione di Antonio Gonzales Velazquez (1750). All'interno delle cappelle si segnalano: l'Immacolata Concezione di Francesco Preciado ( 1750); il Martirio di S. Agnese (patrona dell'Ordine Trinitario insieme a S. Caterina d'Alessandria) di Marco Benefial (1750); il S. Giovanni de' Matha di Gaetano Lapis. Da notare il cospicuo nucleo di dipinti di Andrea Casali, già allievo di Francesco Trevisani, attivo nella chiesa nel settimo decennio del Settecento. In seguito all'invasione francese, l’annesso convento fu confiscato nel 1810 e la comunità religiosa trinitaria venne dispersa; dal 1895 la chiesa è officiata dai Padri Domenicani Spagnoli.  

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