Chiese di Roma Rione Sant'Eustachio Basilica Santa Maria ad Martyres o Pantheon la Cupola

Il Pantheon all'interno è un’autentica sfera inserita in un cilindro: l’altezza, dal pavimento al sommo della cupola, è infatti uguale al suo diametro, m 43,30, praticamente lo spazio interno corrisponde a una sfera perfetta, la più grande che sia mai stata costruita in muratura. Si tratta dell'unico edifico romano che sia passato praticamente intatto attraverso i secoli. Ma la vera meraviglia è la colossale copertura cupoliforme con oculo centrale (di circa 9 mdi diametro), espressione massima delle ardite soluzioni architettoniche romane. La rotonda poggia su una massiccia sostruzione, costituita da un anello di calcestruzzo largo 7,30 me profondo 4,50. Il muro cilindrico che sorregge la cupola, spesso 6 m, è costituito da tre settori sovrapposti, sottolineati dalle cornici. La muratura si va alleggerendo man mano che si sale verso l'alto: in particolare nella cupola, dove vengono utilizzati lapilli vulcanici. La cupola fu ottenuta con un getto unico al di sopra di una grandiosa centina di legno. Essa è ricoperta da una mascheratura che assume una forma perfettamente emisferica. Nel Pantheon nei giorni piovosi ancora oggi entra abbondante acqua, motivo per il quale il pavimento è stato concepito con 22 forature per permettere alla pioggia di defluire. Grazie alla presenza dell'oculo si osservano fenomeni astronomici all'interno dell'edificio architettonico tanto da essere stato da alcuni definito "un tempio solare". Infatti, il 21 aprile, Natale di Roma, a mezzogiorno, un raggio di sole penetra dall'oculo all'interno e colpisce il portale d'accesso.

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