La visione attuale del monumento non corrisponde più a quella antica: la facciata è ora infossata nel punto più basso dell'area, mentre in origine essa si alzava su alcuni gradini, preceduta da una piazza allungata, i cui portici celavano la rotonda retrostante. Il pronao è largo 33 metri e profondo 16 con 16 colonne monolitiche, in granito grigio e rosa alte 13 m., otto sulla fronte e le altre disposte in profondità a formare tre navate. É coronato da un frontone, ornato in origine di un rilievo in bronzo e sormontato da un secondo timpano più alto e arretrato. Due di queste colonne sulla sinistra, deteriorate e probabilmente pericolanti (forse addirittura mancanti da tempo) vennero sostituite nei primi decenni del 1600, rispettivamente sotto Urbano VIII e Alessandro IV, con altre recuperate dalle Terme di Nerone. Nel 1563 Pio IV restaurò il grande portale in bronzo. Potrebbe essere quello originale o, come qualche esperto crede, potrebbe essere un portale coevo ma preso da una altro antico edificio. Altri esperti sostengono che la porta deve considerarsi un esempio originale di epoca romana, seppure con le molte aggiunte e gli interventi di restauro che hanno riguardato sostanzialmente le fodere lignee dell'interno, le borchie ed i quattro cartigli applicati con i busti di Cristo e della Madonna. Tra le porte superstiti di epoca romana (le porte del cosi detto tempio di Romolo e della curia) quella del Pantheon é la più' grande, con i suoi 7,53 metri di altezza e i circa 4,90 metri di larghezza.