Nella volta, entro una ricca cornice sorretta da angeli, è
il grandioso affresco Giovanni
Battista Gaulli detto il Baciccia,
considerato l’erede di Pietro
da Cortona nella grande decorazione barocca e largamente
influenzato dal Bernini. L’opera,
compiuta nel dicembre 1679, è una composizione di irruente dinamismo, con il
cielo che sfonda la volta in un esaltante infinito spaziale. É uno dei
capolavori della pittura monumentale romana del tardo Seicento, infatti vi
collaborarono per la decorazione a stucco Ercole
Antonio Raggi e Leonardo
Reti, che operarono su disegni del Gaulli. Gli affreschi della
cupola (nei pennacchi, profeti, evangelisti e dottori della Chiesa; nella
calotta, il Paradiso inneggia a Gesù) e del presbiterio (nel catino, Gloria
dell'Agnello mistico) furono eseguiti dal Baciccia.