Chiese di Roma Rione Campo Marzio Chiesa Anglicana di Ognissanti la storia 

 Dove ore ora sorge la chiesa di Ognissanti, nel rione Campo Marzio ­- via del Babuino, nel 1581 sorgeva la villa del cardinale Flavio Orsini dei Duchi di Monte Rotondo come descritto in un atto notarile dell’epoca; nel 1615 venne acquistata dai frati agostiniani scalzi che la riadattarono a convento, con una cappella dedicata a S. Antonio Abate. I frati agostiniani fecero costruire la chiesa di Gesù e Maria in via del Corso ampliando il convento. Durante gli eventi storici del 1798 della prima Repubblica Romana, il Convento e la cappella di S. Antonio vennero requisiti; furono riaperti nel 1815 dopo la Restaurazione del papato a Roma, furono definitivamente abbandonati dai religiosi nel 1870. Dopo la presa di Roma dello stato Italiano, alla fine del 1873, venne creata la Giunta Liquidatrice dell'Asse Ecclesiastico che prende possesso degli immobili di via del Babuino. Il Comune di Roma offrì alla comunità inglese di fede anglicana residente a Roma, la possibilità di edificare  una nuova chiesa sui ruderi del convento degli agostiniani scalzi, gli edifici vennero acquistati dalla comunità inglese nel febbraio 1880. Successivamente l’architetto inglese George Edmund Street ricevette l’incarico dalla comunità inglese di fede anglicana di costruire una nuova chiesa.   L’architetto progettò la All Saints' Church in stile «gothic revival» unico esempio a Roma, utilizzò materiali tradizionali e lavoro artigiano; all'esterno usò mattoni rossi di Siena, che contrastano con gli ornamenti in travertino; venne aperta al culto il 10 aprile 1887, la domenica di Pasqua. La torre campanaria fu completata nel 1937. Nel 1940 dopo l’entrata in guerra dell’Italia la chiesa venne chiusa,  fu riaperta ai fedeli dopo il 1944.

L’interno

Le vetrate

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