Fontana Celimontana. Disegnata dall'architetto
Virginio Vespignani, venne eretta nel 1864 per volere del pontefice Pio IX, Mastai
Ferretti (1846-1878), presso la chiesa di S. Clemente. Verso il 1927 fu rimossa
dal luogo originario e ricostruita, con qualche licenza, nella vicina via Annia,
quasi addossata al muro di cinta dell'ospedale militare del Celio. È situata entro
una nicchia in laterizio, fiancheggiata da due pilastri in marmo sormontati da due
sfere, tra le quali si erge lo stemma del Comune di Roma (che ne curò lo spostamento)
sorretto da due piccoli delfini. Elevato
su quattro gradini e poggiante su due zampe di leone e su un cuneo centrale lavorato
a bassorilievo, un antico sarcofago di marmo (I secolo a.C.) riceve l'acqua versata
dalla bocca di due teste leonine emergenti da altrettante volute laterali che graziosamente incorniciano
lo stemma papale scolpito in un blocco cubico sovrastato da una vaschetta quadrata
di marmo nero, entro cui un piedino sorregge la piccola tazza terminale dalla quale
si eleva un breve zampillo.