Roma Antica Scavi di Ercolano Terrazzo di M. Nonio Balbo cod. 1 Terrazza Meridionale 

Davanti l'ingresso delle Terme Suburbane si erge l’ara funeraria rivestita di marmo di M. Nonio Balbo, insigne personaggio di rango senatorio di età augustea. L’ara funeraria fu edificata nella prima età augustea nel luogo in cui il suo corpo fu cremato e le sue ceneri raccolte. Nonio Balbo, sostenitore di Ottaviano, era stato tribuno della plebe nel 32 a.C., pretore e proconsole della provincia di Creta e Cirene, si rese benemerito verso la città di Ercolano per aver restaurato e costruito molti edifici pubblici: in suo onore furono erette almeno 10 statue e alla sua morte gli furono tributati grandi onori, ricordati nella lunga iscrizione incisa sulla faccia dell’ara funeraria rivolta verso il mare. Nella iscrizione in latino si legge che il senato locale decretò quanto segue:

1) di erigere in suo onore, con denaro pubblico , in un luogo di rilievo, una statua equestre con l'iscrizione: «A Marco Nonio Balbo, figlio di Marco, della tribù Menenia, pretore, proconsole, patrono, il consiglio dei cittadini di Ercolano per i suoi meriti gli dedicò»;

2) di realizzare e collocare nel luogo in cui sono raccolte le sue ceneri un altare di marmo e di apporvi, a nome della collettività, l'iscrizione: «A Marco Nonio Balbo (figlio di Marco)»; avendo cura di far partire da quel luogo una processione in occasione delle celebrazioni dei Parentalia, le cerimonie di commemorazione dei defunti che si celebravano ogni anno dal 13 al 21 febbraio;

3) di aggiungere un giorno in suo onore ai giochi ginnici che si tenevano di consueto;

4) di collocare il suo sedile nel teatro durante le rappresentazioni teatrali. 

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