Roma Antica Scavi di Ercolano Decumano Massimo cod.16 

Gli scavi a cielo aperto dell’antica città di Ercolanum attualmente visibili sono stati divisi in diverse insulae, di cui solo quattro, la III, la IV, la V e la VI, sono completamente esplorate, restano quindi ancora sepolti il Foro, i templi, numerose case e le necropoli. La parte messa in luce dagli scavi comprende solo gli isolati a sud del decumano massimo, non si sa con certezza quanto la città si spinge a monte. Tuttavia si suppone che a nord esiste almeno un terzo decumano e che l’abitato occupasse un area di circa dodici ettari e fosse formato da sedici insulae, oltre a quelle dei quartieri orientale e occidentali. Il decumano massimo ha inizio dalla fontana di Ercole e prosegue in tutta la sua larghezza, oltre 12 metri, con marciapiedi ampi da 2.50 a 2,80 metri,fino al poderoso arco Quadrifronte che segna l’ingresso all’area del Foro. Aveva un struttura prettamente mercantile, era fiancheggiato da una lunga serie di botteghe con il piano superiore adibito ad abitazione, ed era completamente riservato al traffico pedonale dei cippi posti alle sue estremità e dei gradini allo sbocco dei Cardini impedivano il traffico dei veicoli facendone una zona pedonale. 

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