Roma Antica Scavi di Ercolano Casa del tramezzo di legno cod. 4 Insula III

La casa del tramezzo di legno occupa tutta l’area settentrionale dell'Insula III, partendo dal cardo III inferiore e finisce al cardo IV inferiore, ove si apre l'ingresso principale al civico 11, mentre l’altro ingresso munito di scala per salire al piano superiore, si trova al civico 5 del cardo III. Il nome convenzionale deriva dal tramezzo di legno, una sorta di porta pieghevole che scherma l’atrio verso il tablino, conservandone l’intimità. Questa porta pieghevole è alta  un terzo dell'altezza dell'atrio, ha battenti sagomati muniti di anelli e sostegni di bronzo a forma di prora di nave, per appendervi le lucerne.

1) fauces, era un corridoio che conduceva alla ianua, (la porta) la vera e propria porta della casa; 2) elegante cubicolo con alcova; 3) cella ostiaria alloggio per lo schiavo messo a guardia della porta di casa; 4-5-6) alae, stanze cubicoli laterali, che si aprono, in tutta la loro larghezza sull'atrio stesso; 7) vasca marmorea detta impluvio, bacino rettangolare ricavato nel pavimento dell'atrio nell'antica casa romana per la raccolta dell'acqua piovana. Qui sul bordo dell’impluvio è collocato un tavolo di marmo con sostegni ornati alle estremità da zampe leonine, i gocciolatoi del compluvio raffigurano teste di cane; 8) oecus tricliniare. Nell'oecus tricliniare erano presenti tre letti tricliniari utilizzati per mangiare durante i banchetti, rimanendo sdraiati si poteva prelevare il cibo dal tavolo centrale; 9) Tablino,  grande stanza tra l'atrio e il peristilio, usata come luogo di ricevimento. In questa casa per proteggere l'intimità dell'abitazione, i proprietari hanno installato un tramezzo di legno che rappresenta finora l'unico esemplare archeologicamente noto più prezioso dell'architettura privata antica. 

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