Regio XIV Transtiberim Isola Tiberina Ponte Rotto

Prosecuzione del lungotevere degli Anguillara è quello degli Alberteschi, dal quale si scorge l'arcata superstite di questo passaggio, l'antico «pons Aerailius» - il primo in pietra - eretto in due fasi (nel 181-179 a.C. Marco Emilio Lepido e Marco Fulvio Nobiliore innalzarono i pilastri che sostenevano una passerella in legno, sostituita nel 142 a.C. con arcate da Publio Scipione Emiliano e Lucio Mummio), più volte restaurato e ricostruito (cambiando denominazione, tra cui quella «di S. Maria») per la turbolenza del Tevere in questo tratto. Allo sfortunato intervento di Michelangelo (1548-49) proseguito da Nanni di Baccio Bigio (1551), seguì l'ultima ricostruzione di Matteo da Città di Castello (1573-75; sul rudere, insegna araldica del drago di Gregorio XIII), utilizzata da Sisto V per il passaggio dell'Acqua Felice in Trastevere e rovinata nel 1598. Delle tre arcate rimaste, due furono abbattute per erigere a valle, quasi rasento alla superstite, il ponte Palatino.  

  

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