L'interno è costituito da una sala rettangolare, con il pavimento marmoreo, in parte originale e in parte ricostruito coi marmi antichi, è quello di età dioclezianea, come pure la decorazione architettonica delle pareti, con nicchie inquadrate da colonnine poggianti su mensole, destinate a contenere statue. Su i due lati corrono tre bassi ripiani, rivestiti di marmi, su cui poggiavano i seggi dei circa 300 senatori (le votazioni avvenivano «per secessionem»: i favorevoli da una parte, i contrari dall'altra); nel fondo è il basso podio della presidenza, con un piedistallo un tempo occupato dal simulacro della Vittoria. Intorno a questa statua e all'altare a essa collegato si accese, alla fine del IV secolo d.C., una celebre disputa tra sant'Ambrogio e Aurelio Simmaco, uno degli ultimi senatori pagani di Roma, che si concluse con la vittoria del primo e la rimozione dell'altare. Nella Curia sono attualmente esposti due grandi rilievi, trovati al centro del Foro e noti come «plutei di Traiano», che illustrano due episodi del Principato di questo imperatore svoltisi proprio nella piazza. Il rilievo di sinistra mostra la distruzione dei registri dei debiti, concessa da Traiano, e quello di destra l'istituzione degli aiuti alle famiglie povere.