Regio IV Templum Pacis Foro di Nerva le Colonnacce

Durante un travagliato periodo edilizio compreso tra l'85 e il 95 d.C. l'area che restava libera tra i Fori di Cesare e di Augusto e il Templum Pacis venne più volte modificata e, alla fine, monumentalizzata con la costruzione di un quarto foro ad opera dell'imperatore Domiziano (81-96 d.C.). Quest'ultimo fu assassinato nel 96 e il nuovo foro fu inaugurato nel 97 dal suo successore Nerva (96-98 d.C) che gli diede il suo nome e ne completò i lavori. Lo spazio disponibile per la realizzazione della nuova piazza era allungato e tanto stretto da non permettere la costruzione di portici che furono sostituiti da colonnati aggettanti dalla parete assieme alla trabeazione. Di tali colonnati, che dovevano contare quasi cinquanta fusti di marmo pavonazzetto (proveniente dall'area dell'attuale Turchia e di colore bianco con venature violacee), restano in piedi due sole colonne soprannominate "le Colonnacce", per il loro stato di rudere. Nell'attico, sopra le colonne aggettanti, erano collocate metope con immagini dei popoli vinti da Roma (ne resta in posto una, sopra le "Colonnacce", sino a poco tempo fa creduta una raffigurazione dì Minerva) e il fregio della trabeazione recava storie di divinità come mostra il tratto conservato nel quale rimane parte del mito di Minerva. Al centro del lato corto orientale della piazza fu incassato il Tempio di Minerva, caratterizzato da sei alte colonne in facciata e da un timpano particolarmente inclinato, rimasto in discreto stato di conservazione sino al 1606 quando fu completamente demolito per trarne materiali da costruzione da parte di papa Paolo V (1605-1621).

Torna al Menù del Foro di Nerva