Chiese di Roma Basilica di S. Agnese fuori le mura la navata centrale 

Delle 16 colonne che circondano la navata centrale, le prime due coppie, verso l'altare, sono di marmo pregiato di portasanta, (che ha venature che vanno dal rosso al sanguigno, su di una base scura)  le successive colonne, scanalate, sono di pavonazzetto di Carrara ( che ha fondo bianco e giallo chiaro e venature che vanno dalle tonalità del verde a quelle del viola). Poi 4 coppie di colonne Bigio brecciato ( il marmo Bigio brecciato può essere monocromo, oppure contenere macchie bianche o nere di forma irregolare) ed infine a separare la navata dal nartece due colonne di granito nero. Tutte le colonne hanno raffinati capitelli corinzi classici, ad eccezione di quelle di portasanta, dotate di più grezzi capitelli del VII secolo. Il ciborio dell'altare maggiore è un'elegante opera voluta da Paolo V Borghese e realizzata nel 1614. Sotto le quattro colonne di porfido del ciborio, si trova la cripta dove è sepolta Santa Agnese; vi sono anche resti di Santa Emerenziana, sua sorella di latte o sua schiava liberata, che i pagani lapidarono mentre pregava sul sarcofago di Agnese. La statua sull'altare, è opera di Nicolas Cordier (1567–1612) , che aggiunse a un torso di scultura antica, di alabastro orientale, la testa, le mani e la veste di bronzo dorato. A sinistra, candelabro marmoreo di arte romana, con foglie di acanto, simile ad altri tre che sono al Museo Vaticano.

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