La
Basilica di Santa Agnese fuori le mura è una chiesa
cimiteriale paleocristiana; fu costruita nel 358 sulle Catacombe che
accoglievano i resti di martiri tra cui il corpo di Santa Agnese. È una
fra le più tipiche e integre chiese bizantine di Roma. La basilica e il
mausoleo furono eretti da Costanza figlia dell’imperatore Costantino, oggi la
antica basilica è parzialmente distrutta. Negli anni 498-514, Papa Simmaco
restaurò la basilica costantiniana. La diffusione del culto di santa Agnese nel
625-638 spinse papa Onorio I a costruire sopra o vicino alla tomba della
martire cristiana la basilica attuale. Fu restaurata da papa Adriano I (VIII
sec.), per riparare ai danni dell'assedio del longobardo Astolfo (775), fu di
nuovo restaurata da papa Alessandro IV (1256), dopo le devastazioni di Federico
II (1241), che vi consacrò tre altari: ai ss. Giovanni Battista, Giovanni
Evangelista ed Emerenziana. Nel 1479 il cardinale Giuliano della Rovere, poi
Giulio II, sistemò l'ingresso e lo scalone e costruì il campanile. Negli anni
1600-1614 il cardinale Alessandro di Ottaviano de' Medici, poi Leone XI, ordinò
restauri generali alla chiesa ed annessi edifici e fece eseguire costosi lavori
di sterro portandone l'esterno allo stato attuale. Papa Pio IX, (1855) uscito
illeso con la sua corte dopo lo sprofondo del pavimento verificatosi in un
ambiente della canonica, ne ordina il generale restauro.