Infondo alla navata destra una porta fregiata con lo stemma gentilizio di Giulio II, che da Cardinale restaurò la basilica, si accede all'ampia scala di 43 gradini divisi da 8 ripiani (1590), tappezzata di interessanti frammenti (resti di sarcofaghi, iscrizioni ecc., raccolti nelle catacombe vicine); la scala sale dalla basilica al piano stradale dalla Via Nomentana. Al primo ripiano, una tazza di fonte battesimale posta su un'ara romana in mezzo a due cippi di porfido. All’inizio della scala, a destra, si trova l’iscrizione in dieci versi posta da Papa Damaso (366-84) sulla tomba della Martire; di fronte, un frammento del pluteo che chiudeva il presbiterio dell'antica chiesa (la Santa in atto di orante).