L'attuale aspetto della cappella risale ai lavori di restauro del 1636 che furono affidati all’architetto Vincenzo della Greca. L'insieme vuole essere una celebrazione di Sant'Agostino e dell’Ordine che ne segue la Regola, nato come ordine eremitico e per questo motivo Agostino viene rappresentato nella tela centrale insieme a due grandi eremiti della cristianità San Giovanni Battista e San Paolo Eremita, mentre indica un cartiglio la cui dicitura, Eremi cultores, ricorda la comune condizione di vita. Giovanni Francesco Barbieri, soprannominato il Guercino eseguì quest’opera nella propria città natale, Cento. I soggetti delle tele laterali rimandano ai due principali carismi dell'Ordine: lo svolgimento di attività creative e lo studio.