Intorno alla metà del Trecento padri agostiniani di S. Maria del Popolo avviarono la costruzione di una chiesa che fu in seguito inglobata da un nuovo e più grande tempio, costruito dall'architetto Giacomo da Pietrasanta, a spese del cardinale Guglielmo d'Estouteville. La chiesa di S. Agostino, realizzata tra il 1479 e il 1483, rivela elementi tipici dell'architettura gotica, come i contrafforti esterni e le volte a crociera dell'interno, in seguito alterati dai restauri settecenteschi realizzati da Carlo Murena e Antonio Rinaldi, su progetto di Luigi Vanvitelli (1756); anche la cupola emisferica su tamburo cilindrico, primo esempio di cupola rinascimentale a Roma, venne in quell'occasione modificata e sostituita da una volta a catino con un'ampia lanterna, mentre lo svettante campanile cuspidato fu trasformato in una torre quadrata. La maestosa facciata a due ordini, ispirata al prototipo fiorentino di S. Maria Novella, è rivestita da blocchi di travertino provenienti, secondo la tradizione, dal Colosseo. Nel timpano sovrastante l'ingresso centrale è scolpito lo stemma del cardinale d'Estouteville; in un riquadro al centro dell'ordine inferiore è dipinta la Consegna della Regola Agostiniana (sec. XVIII).
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