Inseriti in controfacciata sono i monumenti funebri di mons. Camillo del Corno e dello zio di questi, mons. Giulio Del Corno. Al primo, ricco ecclesiastico, va il merito di aver contribuito in maniera decisiva alla decorazione della chiesa. I monumenti rappresentano in modo significativo il gusto barocco e si ricollegano, nel significato allegorico, l'uno all'altro. Nel primo, opera di Domenico Guidi, sotto il ritratto del committente effigiato a mani giunte, è la macabra scheletrica figura della Morte che si volge dì scatto a guardare la clessidra; nell'altro, il drappo col nome dello zio Giulio, deceduto nell'ottobre del 1662, è stizzosamente lacerato dal Tempo, la cui figura alata si erge da un massiccio sarcofago.