La cappella, dedicata ai ss. Pietro e Paolo, apparteneva in origine al cardinale Pietro Foscari. Acquistata nel 1601 da Tiberio Cerasi, di cui si conserva il monumento funebre parietale, venne trasformata nel vano attuale e fatta decorare ad affresco da Giovan Battista Ricci e Innocenzo Tacconi, quest'ultimo su disegno del Carracci. Contemporaneamente Caravaggio e Annibale Carracci venivano incaricati di eseguire le grandi tele per le pareti. Come ricordano le fonti, il committente non approvò la tela di Caravaggio raffigurante la Conversione di Saulo e il pittore dovette eseguire una seconda versione, mentre la prima rifiutata è oggi nella collezione Odescalchi.