La cappella,
dedicata a S. Nicola da Tolentino, ebbe come primo patronato il celebre
giurista Pietro Mellini, appartenente ad una delle più nobili casate romane del
Quattrocento, proprietario della maggiore collezione di arte antica dell'epoca.
Nel corso del Seicento l'Algardi realizzò due busti (il secondo di Urbano
Mellini venne collocato qui nel 1660) su commissione del cardinale Giovanni
Garzia Mellini che nel 1623 fece ristrutturare la cappella dotandola di una
decorazione ad affresco condotta dal pittore fiorentino Giovanni da San
Giovanni, di una incorniciatura a stucco delle pareti e di una risistemazione
dei monumenti quattrocenteschi di famiglia. L'originaria pala d'altare
realizzata ancora dal San Giovanni contemporaneamente agli affreschi venne
sostituita da un dipinto settecentesco di eguale soggetto del Masucci.