Chiese di Roma Rione Celio Chiesa di San Giovanni a Porta Latina matrimoni gay

La chiesa è stata teatro di strani episodi risalenti al periodo dell'inquisizione. Il filosofo Michel de Montaigne nel suo “Journal de Voyage en Italie par la Suisse et l’Allemagne” ha scritto alla data del 18 Marzo 1581:"Di ritorno da San Pietro m’imbattei in un tale che gentilmente mi pose al corrente di due faccende: che i portoghesi facevano l’obbedienza la settimana della Passione; e che in quel giorno la chiesa prescelta era San Giovanni a Porta Latina, nella quale non molti anni addietro alcuni portoghesi s’erano riuniti in una curiosa confraternita, e durante la messa si sposavano uomini con uomini, attenendosi alle stesse cerimonie che usiamo noi per le nozze: si comunicavano insieme, leggevano il medesimo vangelo nuziale e poi dormivano e abitavano assieme”. L'ambasciatore veneziano Alessandro Tiepolo in un rapporto del 2 Agosto 1578 scrisse che erano stati arrestati "undeci fra portoghesi et spagnuoli, i quali, adunatisi in una chiesa ch'è vicina S. Giovanni in Laterano, facevano alcune lor cerimonie et con horrenda scelleraggine, bruttando il sacrosanto nome di matrimonio, si maritavano l’uno coll'altro congiungendosi insieme come marito e moglie". Il 13 agosto 1578 l’Inquisizione condannò all’impiccagione otto persone, senza indicare il motivo del reato, sul ponte di Castel Sant'Angelo, e i cui corpi furono poi bruciati a San Giovanni a Porta Latina.

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