Chiese di Roma Rione Celio Chiesa di San Giovanni a
Porta Latina la storia
Chiesa di San Giovanni a Porta Latina: fu eretta nel
secolo V, sopra le rovine di un tempio di Diana, da papa Gelasio I (492‑496);
nel 772 fu riedificata completamente dalle fondamenta da papa Adriano I. Nel
1144 papa Lucio II dispose che la chiesa fosse di proprietà della Basilica
Lateranense; nel 1190 papa Celestino III traslò qui le reliquie dei santi
Gordiano ed Epimaco e consacrò nuovamente la chiesa, come si risconta da
un'antica epigrafe, un tempo murata in controfacciata e ora collocata sul
fronte di un moderno leggio in uso alla chiesa stessa. A partire dalla metà del
XVI e fino all'inizio del XVIII secolo, la chiesa fu sottoposta ad una serie di
rifacimenti e interventi di restauro che ne hanno tradito l’architettura
medievale provocando il danneggiamento dei dipinti murali medioevali interni
alla chiesa stessa. Tra il 1940-1941 si eseguì un nuovo restauro teso al
ripristino delle strutture medioevali e alla demolizione di tutte le aggiunte
apportate tra il XVII e il XVIII secolo.