Chiese di Roma Rione Monti Basilica San Giovanni in
Laterano Tomba di Silvestro II
Silvestro II (999-1003) La tomba
di questo ultimo, che gli fu eretta da Sergio IV (1009-12), secondo la leggenda
che lo qualificò come “papa mago” ci riserva particolari misteri. Si racconta
che da essa, nell’imminenza della morte di un papa fuoriuscisse una certa
quantità d’acqua mentre all'approssimarsi della morte di un cardinale il
sepolcro s’inumidisse soltanto. Tutto questo finché nel 1684 il sarcofago venne
aperto: il corpo di Silvestro fu trovato ancora intatto, vestito dei paramenti
pontificali, le braccia incrociate sul petto e in capo la tiara. Fu la visione
un attimo; al contatto con l'aria tutto si ridusse in cenere e si sparsero
all’interno i profumi dell’imbalsamazione. Grande uomo di scienza fu ritenuto
per questo un mago e gli si attribuì perfino un patto col diavolo, in base al
quale si sarebbe costruito un Golem, imprigionando il demonio in una testa
d'oro, che avrebbe risposto alle sue domande con un cenno del capo, guidandolo
nelle scelte. Anche la sua fine è avvolta nella leggenda: alla precisa domanda
da lui posta al Golem sulla sua morte, «Morirò prima di cantar messa a
Gerusalemme?», quello avrebbe risposto negativamente. Silvestro II era
tranquillo, perché sarebbe stato sufficiente che non andasse in pellegrinaggio
a Gerusalemme; se nonché andò a celebrare la messa nella basilica di Santa
Croce in Gerusalemme e qui fu colto da malore dopo la messa. Capì che era la
fine e ordinò ai chierici di disporre il suo cadavere su un carro trainato da
buoi e di essere sepolto là dove il carro si fosse fermato; era il 12 maggio
1003. Il carro si fermò davanti alla basilica di San Giovanni in Laterano.