Chiese di Roma Rione Monti Basilica di Santa Maria Maggiore interno

L'interno della basilica, che si struttura in tre navate, è lungo ben 85 metri. Le tre navate sono divise da quaranta colonne monolitiche di marmo con capitelli ionici che sostengono direttamente la trabeazione ornata da 36 mosaici del V secolo, poi restaurati nel 1590 circa. Il pavimento in parte cosmatesco (metà XII), soffitto a cassettoni, attribuito a Giuliano da Sangallo, dorato, secondo la tradizione, con il primo oro giunto dall'America. Navata di destra , monumento di Clemente IX su progetto di Carlo Rainaldi: la statua del papa è dello scultore Domenico Guidi, la Fede (destra) è dello scultore Cosimo Fancelli, la Carità (sinistra) è dello scultore Ercole Ferrata. A sinistra, monumento di Niccolò IV su progetto di Domenico Fontana; le statue sono dello scultore Leonardo Sormani. Lungo i muri laterali, sopra la trabeazione, 36 riquadri a mosaico (a destra storie di Mosè e Giosuè, a sinistra storie di Abramo, Isacco e Giacobbe) del tempo di Sisto III, sebbene molto restaurati nel 1593. Al di sopra dei mosaici, tra le finestre, scene della vita della Vergine, affreschi tardo-manieristi commissionati nel 1593. Il mosaico dell'arco trionfale, raffigurante fatti della venuta e dell'infanzia di Gesù (al sommo dell'arco, trono di Cristo; a sinistra, dall'alto, Annunciazione, Epifania, Strage degli innocenti e Gerusalemme; a destra Presentazione al tempio, Fuga in Egitto, I Magi davanti a Erode e Betlemme), è pure dell'epoca di Sisto III. La confessione fu rifatta da Virginio Vespignani  per custodire in un'urna d'argento progettata da Luigi Valadier le reliquie della culla di Betlemme; la statua di Pio IX è dello scultore Ignazio Jacometti. Il baldacchino dell'altare maggiore, di Ferdinando Fuga, le quattro colonne in porfido che lo sostengono furono arricchite, all'inizio del 1800, dalla decorazione a foglie dorate su progetto di Giuseppe Valadier. Nel Battistero , opera di Flaminio Ponzio, vi è una fonte, con vasca in porfido, su disegno di Giuseppe Valadier (1825); la statua di S. Giovanni Battista, i festoni e i cherubini sono di Adamo Tadolini; all'altare, Assunzione della Vergine, altorilievo di Pietro Bernini; volta con affreschi sono Domenico Cresti detto Passignano. Nel pavimento, antistante la cappella Sistina, pietra sepolcrale della famiglia Bernini (vi è sepolto anche il celebre Gian Lorenzo).

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