Chiese di Roma Rione Monti Basilica di Santa Maria Maggiore Cappella Paolina

Cappella Paolina o Borghese, ordinata dal Papa Paolo V Borghese all’architetto Flaminio Ponzio, che ripeté con maggior sfarzo lo schema architettonico adottato dall’architetto Domenico Fontana nella realizzazione della cappella Sistina; gli affreschi nei pennacchi della cupola (profeti e sibille) e nel lunettone sopra l'altare (Apparizione della Madonna e di S. Giovanni evangelista a S. Gregorio taumaturgo) sono del pittore Giuseppe Cesari, detto Cavalier d'Arpino; nella cupola, Vergine e apostoli del Lodovico Cardi detto il Cigoli; l’altare, su disegno dell’architetto Girolamo Rainaldi la fusione del metallo è opera di Pompeo Targone; sul frontespizio, con angeli in bronzo dello scultore Guglielmo Berthélot, rilievo in marmo e bronzo dorato (papa Liberio traccia la pianta della basilica) opera dello scultore Stefano Maderno; al centro una corona di angeli la cui fusione del metallo è opera di Camillo Mariani circonda una Madonna su tavola del tipo romano orientalizzante (sec. XII – XIII) detta Salus Populi Romani, per i numerosi prodigi operati in favore del popolo romano, l’immagine è per tradizione attribuita all'evangelista san Luca, che fu anche pittore e medico; ai lati dell'altare (statue di S. Giovanni evangelista e di S. Giuseppe) la cui fusione del metallo è opera di Camillo Mariani, la statua è stata realizzata da Ambrogio Buonvicino; alla parete destra sepolcro di Clemente VIII progettata dal Ponzio, la statua del papa opera dello scultore Giacomo Silla Longhi; nel lunettone e nel sottarco, affreschi (Spirito Santo, Ss. Cirillo, Pulcheria, Gertrude, Cunegonda, Giovanni Damasceno e Ildefonso) di Guido Reni ; sulla parete sinistra sepolcro di Paolo V  progettato dal Ponzio, la statua del papa è dello scultore Longhi; i bassorilievi con scene del pontificato sono: dello scultore Paracca, Giovanni Antonio, detto il Valsoldo; nel lunettone e nel sottarco, affreschi (Padre Eterno, storte di Narsete, di Eraclio e i Ss. Francesco e Domenico) di Guido Reni.

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