Nel 1649 i Domenicani ne promossero i lavori, diretti da Martino Longhi e interrottisi nel 1656 per mancanza di fondi. A questa prima fase risalgono le otto colonne in marmo nero nel primo vano e ai lati dell'altare. Ampliata da frà Giuseppe Paglia (1676) la cappella rimase incompleta fino alla fine del secolo. Nel 1725 Benedetto XIII, domenicano, ne commissionò la completa ristrutturazione diretta da Filippo Raguzzini. Il pontefice (m. 1730) è sepolto nel maestoso monumento funebre disegnato da Carlo Marchionni ed eseguito da Pietro Bracci e collaboratori. Di particolare rilievo è la balaustrata in commesso di marmi policromi.
Altare: Paolo De Matteis, La Madonna che
offre l’icona con San Domenico tra Santa Caterina e Santa Maria
Maddalena(1723-26) nella parte centrale del dipinto è stato sovrapposto un
ritratto di San Domenico copia dal Beato Angelico.
Parete destra: Carlo Marchionni, Pietro Bracci, Monumento funebre di Benedetto XIII (1734-39) Ai
lati della statua del pontefice, eseguita da Pietro Bracci, sono
le figure dell'Umiltà di Bartolomeo Pincellotti e della Religione, dello stesso Bracci. Carlo Marchionni ha
realizzato il paliotto del sarcofago, raffigurante Il concilio romano presieduto da Benedetto XIII.
Parete sinistra: Francesco Grassia, Madonna con Bambino e i ss. Giovanni Battista ed Evangelista
bambini (1670).