Chiese di Roma Rione Trastevere Santa Maria dell'Orto Oratorio 

Nella chiesa erano presenti dodici università di arti e mestieri, delle quali si leggono ancora i titoli delle singole cappelle a loro riservate. La porta sulla destra della navata, si apre su un locale, affrescato con finte lapidi a ricordo dei benefattori, che precede l’aula del vestiario dell'arciconfraternita (la promozione a questo rango avvenne sotto Sisto V), ancora attiva e nata come espressione delle università di arti e mestieri legate alla chiesa, all'interno della quale avevano i propri altari. Da qui si accede all'oratorio, costruito nel 1563 e riccamente decorato nel 1702-1706 di stucchi e affreschi alla maniera di Giacinto Calandrucci, riferiti in parte a Giovanni Odazzi. L’oratorio, sede dell' arciconfraternita di Santa Maria dell'Orto, che è tuttora in attività e impegnata nella custodia di emblemi e stendardi conservati in un piccolo museo; ad esso è collegato il Centro Studi Luigi Huetter che è nei locali sopra la chiesa. Particolare suggestione hanno le cerimonie religiose organizzate dall'arciconfraternita, come la benedizione delle acque del Tevere, con preghiere in suffragio degli affogati nella commemorazione dei Defunti il 2 novembre e con la distribuzione dei ceri nella festa della Candelora. Il giovedì Santo allestimento della “macchina delle quarant’ore”.

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