Palazzi di Roma Palazzo dell’Avvocatura di Stato ex Convento di S. Agostino Salone Vanvitelli

Nel 1750, anno giubilare, il priore generale dell'ordine degli Agostiniani, Agostino Gioia, diete l’incarico di decorare l’interno del refettorio a Gregorio Guglielmi, pittore romano del Settecento, famoso per aver lavorato nelle chiese di Santa Maria in Vallicella a Roma e San Michele Arcangelo a Caprarola, oltre che in importanti residenze nobiliari come Palazzo Corsini. Apprezzato anche all’estero, la sua firma è sopravvissuta nelle opere conservate a Vienna, dove realizzò gli affreschi nella reggia di Schönbrunn, apice della concezione decorativa del rococò europeo, e in quelle realizzate nella Russia di Caterina II. È all’interno del refettorio che Guglielmi realizza il suo capolavoro, l’affresco della Moltiplicazione dei pani e dei pesci, in cui introduce importanti e significative novità, come la forte vena illusionistica e scenografica, che fanno apparire l’intero ambiente rappresentato nel dipinto come un “teatro”. 

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