Palazzi di Roma Musei Vaticani Museo Pio Clementino Sala Rotonda Statua di Antinoo

La scultura fu scolpita in marmo greco duro; fu trovata negli scavi Tiburtini della villa Fede, presso Palestrina l'antica Preneste, nei ruderi dell’antica villa Adriana nell’anno 1790. La statua di Antinoo fu venduta al pontefice Pio VI per il suo Palazzo Braschi; Gregorio XVI la trasferì nel museo lateranense e Pio IX la fece collocare nella sala Rotonda del Museo Vaticano dove è attualmente. La statua era priva di manto (il panneggio attuale è di epoca moderna), questo fa pensare che in origine fosse di metallo. Antinoo   giovane greco originario della Bitinia, noto per la relazione sentimentale ed amorosa avuta con l'imperatore romano Adriano, il quale lo divinizzò dopo la sua morte prematura avvenuta in circostanze alquanto misteriose. Le chiome sono adornate con una corona di foglie e bacche di edera; la testa è sormontata da un diadema, che recava al vertice un ureo (cobra) o un fiore di loto, che nel restauro moderno è stato sostituito da una sorta di pigna. L'opera è databile agli anni immediatamente successivi alla morte di Antinoo, annegato nelle acque del Nilo nel 130 d.C.

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