Nel primo braccio della galleria gli ambienti furono
variamente decorati: - per la galleria Aldobrandini si scelsero formule
decorative "a uso cinese" del pittore Ginesio del Barba; nel secondo braccio - galleria degli Specchi - i
soffitti furono dipinti nel 1733 dal bolognese Aureliano Milani, con le Cadute dei Giganti e con storie di
Ercole e alle pareti vennero affissi grandi specchi, fatti venire da
Venezia, all'epoca incomparabilmente più costosi di qualsiasi dipinto o
scultura; anche il terzo braccio - galleria Pamphilj - fu decorato da Ginesio
del Barba; nel quarto braccio il soffitto fu dipinto con grottesche.