Profeta Isaia è rappresentato come se avesse appena interrotto la lettura del libro che, pur tenendo ancora il segno con la destra, ha riposto sotto il braccio sinistro. La sua figura, ha la fronte corrugata, il torso girato, i piedi incrociati il braccio destro alzato. La sua tunica è giallastra con riflessi cangianti argentei, stretta in vita da una cintura chiara, è rosata, con ombreggiature gialla, sta volgendo la testa a sinistra, come per seguire l'indicazione del putto alle sue spalle, ha lo sguardo perso nel vuoto assorto nei suoi pensieri.

Profeta Daniele è ritratto mentre legge un grande libro che tiene sulle gambe, aiutato da un putto che inarca faticosamente la schiena per aiutarlo e trascrive sull'estremità di un rotolo che si vede sotto il leggio, al quale è appeso un calamaio. Era considerato sapiente, equilibrato e molto dotato nell'interpretazione di visioni e sogni. Per queste qualità, durante la cattività babilonese fu chiamato a corte da Nabucodonosor come consigliere. La sua fama nella Cristianità legata alla predizione della vita eterna e del Giudizio universale.