Palazzi di Roma Palazzo Pontificio Cappella Sistina Giudizio Universale lato destro mediano

In questo pannello Michelangelo si ispira all'Inferno di Dante Alighieri; alcuni dannati non accettano la loro condanna che, dopo essere risorti il giorno del giudizio si ribellano alla loro punizione, vengono ricacciati all’inferno; da angeli, che indossano vesti colorate, e da diavoli che li risospingono in basso. Come nell'inferno di Dante, Buonarroti, rappresenta i vari gironi dei sette vizi capitali alcuni di sicura identificazione, altri attribuibili in via ipotetica e non sempre riconoscibili. Cominciando da destra della fascia mediana troviamo un lussurioso, tirato giù per i genitali da un diavolo; un superbo, punito per contrappasso con la testa in giù; un goloso, in ombra, con la bocca aperta; un iracondo, che lotta accanitamente contro due angeli, uno in verde e uno in rosso; un accidioso, con le mani giunte, che sembra scivolare in basso per inerzia; un avaro, con la sacchetta dei denari e le chiavi dei forzieri; un invidioso, che rincorre un risorto che sta salendo in alto. Isolato a sinistra c’è infine un dannato del quale nessuno angelo si occupa, viene di solito identificato come un ignavo, cioè un indeciso e un vile, uno senza infamia e senza lode (secondo la definizione di Dante), che nemmeno gli sforzi dei diavoli riescono a smuovere.

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