Palazzi di Roma Palazzo Pontificio Cappella Sistina Giudizio Universale lato Destro in basso

La fonte principale per questa sezione a cui si ispira il Buonarroti è la Divina Commedia di Dante Alighieri. Il gesto di Caronte che minaccia le anime riprende il passo: "Caron dimonio, con occhi di bragia, / loro accennando, tutte le raccoglie; / batte col remo qualunque s'adagia"; i dannati scivolano giù, dice Dante, come le foglie cadono in autunno, e così li dipinge Michelangelo, i dannati vengono spinti giù sulla barca di Caronte che li minaccia con il remo, e li trasporta alle bocche degli inferi, dove li aspettano una masnada di diavoli, malvagiamente dediti nel loro lavoro a buttare i condannati giù dal barcone per avviarli davanti al loro giudice, Minosse. Questi è raffigurato in basso a destra col corpo avvolto nelle spire del serpente ha orecchie asinine, ha l’incarico di collegare alla colpa del dannato il girone infernale appropriato, indicandone il numero di giri con la coda del serpente attorno alla vita. Secondo Giorgio Vasari, Michelangelo dipinse il viso di Minosse con i tratti somatici di Biagio da Cesena, maestro di cerimonia del papa Paolo III Farnese che salendo sulle impalcature del Giudizio avrebbe criticato le molte nudità delle figure. Per punizione il serpente termina il suo giro con la bocca aperta, nell'atto di mordergli i testicoli.

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