Regio II Caelimontium Case Romane al Celio Confessio

 La piccola confessione,  posta in corrispondenza di un'apertura che si apriva nella navata centrale della basilica sovrastante, è una nicchia decorata con affreschi della seconda metà del IV sec. d.C., nei quali è rappresentata una storia di martiri cristiani. La decorazione è su due registri sovrapposti: sulla parete centrale, una figura maschile con le braccia aperte, ed in basso, ai lati del personaggio, due figure prostrate; sulla parete destra, due personaggi maschili; sulla parete sinistra, due figure femminili. Nel registro pittorico superiore sono raffigurate la cattura ed il martirio di tre personaggi due maschili e una femminile, e altre due figure, forse soldati. Nel quadro di fronte è rappresentata la decapitazione degli stessi personaggi. Queste rappresentazioni pittoriche, antichissime, confermano la tradizione che negli ambienti sottostanti la chiesa dei ss. Giovanni e Paolo, di epoca romana vi era la casa di questi due martiri ed il luogo del loro martirio e sepoltura. Infatti, secondo un antico racconto della Passione dei ss. Giovanni e Paolo, redatto all'inizio del VI secolo, i due furono giustiziati, a causa della fede cristiana, sotto Giuliano l'Apostata (331-363) ed i corpi nascosti nella casa. Qui vennero successivamente martirizzati e seppelliti anche Crispo, Crispiniano e Benedetta, perché devoti al culto dei due santi i cui corpi sarebbero stati sepolti nella casa appartenuta fin dal III secolo a un cristiano, Bizante. Questi l'avrebbe donata alla Chiesa, trasformandola in un titulus. L’esistenza di soggetti cristiani in affreschi databili all'inizio del IV secolo, la probabile utilizzazione come luogo di riunione del primo piano della casa, di forma e dimensioni non troppo diverse da quelle della successiva basilica; gli affreschi della seconda metà del IV secolo — di poco posteriori quindi agli avvenimenti narrati — nei quali è rappresentato il martirio di due uomini e di una donna, coincidono troppo bene con i dati della tradizione per non costituirne una conferma. 

Torna al Menù di Case Romane