Chiese di Roma Rione Celio Basilica Santi Giovanni
e Paolo la facciata
La chiesa sorge sulla casa che fu di due fratelli: Giovanni
e Paolo, dignitari della corte imperiale di Roma, che dopo aver abbracciato la
religione cristiana furono perseguitati e uccisi (nel 361), per ordine
dell’Imperatore Giuliano l'Apostata, per non aver abiurato il cattolicesimo.
Nel 398, sul luogo del martirio, il senatore Bizante e il figlio Pammachio
eressero, nei pressi del Clivo di Scauro una grande basilica, a loro
dedicata.
- Nel 410 la basilica fu saccheggiata e demolita dai Visigoti
di Alarico; subì danni tali che fu necessario un suo consolidamento,
testimoniato da due archi contrafforti parzialmente visibili all'esterno della
navata.
- Nel 442 fu distrutta da un terremoto e di nuovo riedificata.
- Nel 1084 venne ancora una volta devastata dagli invasori
nordici, i normanni di Roberto il Guiscardo.
- Tra 1099 e il 1118 iniziarono i lavori per la ricostruzione
dell'annesso convento e del campanile.
- Alla metà del XII secolo fu completato il campanile e la
facciata.
- Agli inizi del XIII secolo, ulteriori restauri modificarono
sia l'esterno sia l'interno della chiesa.
- Nel secolo XVI i lavori di ristrutturazione interessarono
tra l'altro lo spostamento dell'antico altare situato sui locus martyrii dei
santi Giovanni e Paolo, oggi ricordato da una lapide pavimentale delimitata da
una ringhiera.
- Alla fine del XVII secolo furono eseguiti lavori che
cancellarono molte testimonianze medievali, la chiesa subì una netta modifica
strutturale, che ne cancellò l'antico aspetto paleocristiano.