Anticamente,
nella zona tra la piazza e via del Corso sorgeva il colossale Tempio del Sole,
costruito dall'imperatore Aureliano nel 273. Sulle sue rovine, cinque secoli
più tardi, venne eretta nel 761 dal pontefice San Paolo I una basilica, con
l'annesso monastero, sul suo preesistente palazzo di famiglia; secondo altre
fonti, la costruzione sarebbe stata iniziata da suo fratello, il pontefice
Santo Stefano II. La chiesa di San Silvestro in Capite deve la sua
denominazione "in Capite", dalla reliquia del capo di san Giovanni
Battista, conservata nella prima cappellina a sinistra della chiesa. Il
convento fu proprietario della colonna di Marco Aurelio e ancor oggi si può
leggere, nel portico della chiesa, una lunghissima epigrafe del 1119, relativa
a questo possesso, nella quale la colonna è erroneamente indicata come
Antonina. Il monastero, in origine affidato ai monaci greci Basiliani, passò ai
Benedettini (sec. XII) e, infine, alle monache Clarisse che vi risiedettero dal
1285. Il convento fu soppresso nel secolo scorso, tranne una piccolissima parte
rimasta per i padri inglesi Pallottini, ai quali è affidata la chiesa; il resto
fu adattato prima a ministero dei Lavori Pubblici e poi a palazzo delle Poste.
È la chiesa nazionale degli Inglesi. Completamente restaurata nel 1198-1216 (al
1210 data la costruzione del campanile su cinque ordini di doppie bifore), deve
l'aspetto attuale, risalente al 1595-1601, a Francesco da Volterra e Carlo
Maderno; a fine '600 fu completata nelle decorazioni da Carlo Rainaldi, Mattia
e Domenico De Rossi, autore quest'ultimo anche della facciata (1703) a un solo
ordine, tripartita da lesene e ornata di statue. La facciata della chiesa
antistante la piazza di S. Silvestro, disegnata da Domenico de' Rossi ( 1703),
è a un unico ordine di quattro pilastri ionici; l'attico è coronato dalle
statue di S. Silvestro Papa (di Lorenzo Ottoni), S. Stefano (di Michel Maille),
S. Francesco (di Vincenzo Felici), S. Chiara (di Giuseppe Mazzuoli): sul
portale, rilievo con l'Immagine Edessena (il vero volto di Cristo dipinto su
pergamena; la reliquia, venerata nella chiesa fin dal XIII secolo, fu
trasferita in Vaticano nel 1869); sull'attico, rilievo con il Capo di S.
Giovanni Battista. Sul lato destro dell’atrio della chiesa, adorno di frammenti
architettonici murati sulla parete, esiste una semplice fontana formata da uno
strano mascherone che versa l’acqua in un antico sarcofago, caratterizzato da
snelle colonnine angolari e da due grifoni sfrontati accuratamente scolpiti. Il
cortile che precede la facciata porticata della chiesa fu trasformato in museo
lapidario alla fine dell'Ottocento dai Padri Pallottini Inglesi, che officiano
la chiesa dal 1855.
Atrio |
2ª Capp. di destra |
3ª Cappella di destra |
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Transetto sinistro |
2ª Cappella sinistra |
1ª Cappella sinistra |
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