Anticamente questa chiesa si chiamava Sant'Andrea de Aquariciariis, nome
che ricorda la compagnia degli acquarenarii (acquaioli) venditori d'acqua,
quando nel medioevo, Roma dipendeva dagli acquaioli per il rifornimento idrico.
Sotto il portico della chiesa di S. Andrea de Aquariciariis era dipinta una
Madonna, detta la Madonna della Virtù. Verso il 1480, l'immagine della Madonna
fu profanata a colpi di pietra da uno dei giocatori, riuniti li come di
consueto. Vuole la tradizione che la sacra immagine sanguinasse, e che la
commozione suscitata dal miracolo attirasse folle di fedeli in devoto
pellegrinaggio. Questo fatto, accaduto sotto Sisto IV Della Rovere, commosse
tutta la città, fu la ragione per la quale il papa fece voto di fabbricare nel
medesimo luogo una nuova chiesa, dedicandola alla Vergine, se la pace fra i
principi cristiani fosse stata mantenuta. A Firenze infatti v'era gran tumulto
in seguito alla congiura dei Pazzi e forte era il pericolo che una guerra
coinvolgesse vari Stati d’Italia. Cessato in breve il pericolo di guerra, papa
Sisto IV ordinò che si iniziasse la costruzione della chiesa; l’opera fu
affidata a Baccio Pontelli, e alla nuova
chiesa, volle il papa. dare il titolo di Santa Maria della Pace. Alla morte di
papa Sisto IV l’opera fu continuata da papa Innocenzo VIII (1484-1492) curando
la decorazione dell'ottagono, facendo finalmente erigere l'alar maggiore (1490)
e dando degna sistemazione all'immagine miracolosa, religiosamente conservata
dopo la demolizione del vecchio edificio. La chiesa fu restaurata tra del
1656-57 da papa Alessandro VII per opera di Pietro da Cortona, che fece la caratteristica facciata barocca
col portichetto semicircolare di colonne doriche.